L'effetto del tubo | Kart News

2022-07-02 04:16:04 By : Mr. Jack CUI

Nel corso del test in pista con il Tony Kart motorizzato Vortex per la classe Rok che abbiamo condotto sulla pista di Viterbo e pubblicato su Vroom di dicembre, approfittando del fatto di avere montato tutta l'apparecchiatura di acquisizione dati di Officine in Progress, nonché della presenza del responsabile Andrea Saccucci e della squadra ufficiale della Casa di Prevalle, abbiamo voluto effettuare un'altra piccola prova collaterale al test che stavamo conducendo. Abbiamo cioè voluto far cambiare l'assale, per vedere cosa questo avrebbe determinato e come avremmo riscontrato le differenze dal punto di vista dei dati strumentali. Giusto per capire (e far capire) meglio come le caratteristiche meccaniche di quello che a un profano sembrerebbe un semplice tubo da 50 mm di diametro, abbia invece un'influenza importante sull'assetto di un kart.  DAL Q STANDARD ALL'H PIÙ DURO  Il test è partito utilizzando l'assale standard per la produzione Tony Kart, vale a dire il modello Q, che abbiamo poi sostituito con quello denominato H, più "duro". In generale, il montaggio di un assale realizzato in un acciaio dal modulo più rigido, dovrebbe far ottenere maggior aderenza all'asfalto. Ovviamente non è sempre detto che ciò sia un bene, specie quando la pista è molto gommata e "attacca" troppo. In particolare, le classi monomarcia con motori meno potenti sono più sensibili a questo fatto: e noi abbiamo effettuato il test proprio sulla variante Junior del motore Vortex per la Rok Cup, quella "strozzata" mediante una flangia allo scarico. Tuttavia la pista non era in condizioni ideali del fondo, quel giorno non girava tanta gente, e quindi la situazione scivolosa ha favorito l'impiego dell'assale più duro, come vedremo più avanti in dettaglio.  Leggi l'articolo completo su https://pocketmags.com/vroom-italia-magazine